Studio e ottimizzazione dei sistemi strumentali automatici (IOMS) per il controllo degli odori in impianti di depurazione
Abstract
Gli odori rappresentano uno degli elementi di disturbo maggiormente avvertito dalla popolazione e risultano essere la causa predominante dei conflitti nei confronti delle aziende che li diffondo. Nonostante la maggioranza delle sostanze odoranti non abbia effetti tossici, tali condizioni generano una serie di impatti negativi comportando una modifica dell’equilibrio psicofisico di una persona e influire negativamente sui suoi comportamenti che si concludono con una diminuzione dei valori degli immobili, e della qualità di vita nelle aree interessate.
Tale sintomologia prende il nome della sindrome NIMBY (Not In My Back Yard, “non nel mio giardino”) e BANANA (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything, “non costruire assolutamente nulla in alcun luogo vicino a qualunque cosa”). Facendo riferimento sempre alle emissioni in atmosfera, la normativa italiana ha emanato una direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del consiglio tramite il Dgls 183/2017, limitando le emissioni di questi inquinanti originati da impianti di combustione medi (in special modo combustibili). Tale normativa ha avuto come conseguenza la necessità di agire in merito al problema delle emissioni odorigene da parte degli impianti industriali.
La sfida attuale è la definizione di sistemi di monitoraggio degli odori strumentali (IOMS) che consentono la caratterizzazione continua degli odori. Attualmente non esistono regolamenti o procedure standardizzate, e in letteratura sono disponibili dati limitati con riferimento alle caratteristiche e alla procedura operativa di questi sistemi per il monitoraggio degli odori ambientali. I risultati evidenziano l'importanza e la flessibilità degli IOM proposti nel monitoraggio degli odori, fornendo informazioni accurate e in tempo reale sulla fonte e sulla concentrazione delle emissioni di odori.