Le acque reflue derivanti da giacimenti petroliferi rappresentano un serio rischio per l’ambiente e la salute umana. E' necessario, dunque, sottoporle ad un trattamento, come il trattamento biologico, flottazione, adsorbimento, MBR. Recenti studi si stanno incentrando sul trattamento elettrochimico in quanto presenta numerosi vantaggi: minimizzazione dei rifiuti, facilità di applicazione, riduzione dei consumi energetici, maggiore economicità. In particolare, il presente lavoro analizza come una diversa configurazione di elettrodi possa condizionare il processo di rimozione dei contaminanti da tali acque reflue. Le configurazioni realizzate sono anodo-catodo-anodo-catodo (ACAC), anodo-catodo-catodo-anodo (ACCA) e catodo-anodo-anodo-catodo (CAAC). Gli esperimenti sono stati condotti per le tre diverse configurazioni variando il pH, la densità di corrente e il tempo di trattamento. È risultato che la configurazione ACAC con CD=100 A/m2, ph=7 e tempo di trattamento 90 min ha la migliore efficienza, pari all’82%.