Le molestie olfattive indotte da impianti di trattamento di acque reflue costituiscono un vero e proprio problema ambientale. In particolare, le emissioni odorigene derivanti dall’esercizio di impianti in zone turistiche sono considerate la principale causa di disturbo notato dalla popolazione esposta. La valutazione dell’impatto indotto può essere effettuata attraverso la misurazione degli odori, utilizzando un metodo analitico, sensoriale o misto. Il sensoriale, legato al “sensore umano” è causa di notevole incertezza. L'analitico-strumentale è in grado di identificare e quantificare solo la concentrazione dei composti chimici singoli o multipli ma non l'odore complessivo di una miscela. Pertanto, integrando entrambi i metodi, nel presente articolo si vuole mostrare l’applicazione di una procedura di tipo senso-strumentale (GC/MS con porta ODP). I risultati ottenuti in uno SWWTP hanno dimostrato l’applicabilità di tale procedura nel monitoraggio delle emissioni odorigene ed hanno permesso l’identificazione di 39 sostanze diverse di cui quasi la metà responsabili di disturbi olfattivi.