Le risorse idriche sono sempre più viste come un bene da tutelare e preservare, necessità che contrasta con la sempre più crescente domanda di quest’ultime per i più svariati impieghi. L’urgenza di trovare un punto di incontro, che cercasse di coniugare sia l’aspetto produttivo che quello ambientale, ha spinto negli anni la ricerca scientifica ad affinare i metodi convenzionali utilizzati per il trattamento delle acque reflue mirando al recupero e conseguente riutilizzo dell’acqua. Dall’impiego dei fanghi attivi si è passati agli impianti di trattamento a membrana, poi migliorati tramite l’implementazione di processi elettrochimici. Un ulteriore livello di efficienza si è raggiunto tramite i bio-reattori a membrana dinamica auto formante, evolutosi ulteriormente in bio-reattori a membrana dinamica auto formante incapsulati raffinati successivamente tramite processi elettrochimici. Le condizioni naturali sempre più drastiche hanno determinato l'evolversi di strumentazioni ed impianti sempre più efficienti, sfruttando al massimo ciò che il contesto offre riciclandolo e ottimizzando gli sprechi.